
Chilly, storico marchio dell’igiene intima, prova ancora a rivoluzionare il settore. Dopo i detergenti “no-rinse” e le salviettine biodegradabili, l’azienda toscana ha presentato sul proprio sito le prime maschere intime in hydrogel asciutto: dispositivi monouso che si indossano come un salvaslip e promettono idratazione, freschezza e sollievo mirati. La tecnologia, un film di hydrogel arricchito con vitamine e principi attivi specifici, rilascia gli ingredienti a contatto con la cute senza bagnare né ungere. Ne deriva l’assenza di residui, il rischio nullo di macchie sui tessuti e una libertà di movimento che, assicura l’azienda, “fa dimenticare di averle addosso”.
Tre varianti per esigenze diverse
La gamma Chilly debutta con tre versioni: la Lenitiva, pensata per arrossamenti post-depilazione e fastidi da attrito; la Rinfrescante, ideale dopo l’attività sportiva, in giornate particolarmente calde o dopo i rapporti sessuali; e la Idratante, studiata per contrastare la secchezza tipica di menopausa, pre- e post-ciclo. L’utilizzo segue un rituale semplice: si stacca la pellicola protettiva, si applica la maschera direttamente sulla zona vulvare, si indossa lo slip e si prosegue con le normali attività, per poi rimuoverla senza necessità di risciacquo.
Un nuovo approccio alla cura intima femminile
Nel pieno boom del self-care femminile, il prodotto colma un vuoto fra dermocosmesi e salute intima offrendo un trattamento “spot” che si usa quando serve, senza prescrizione medica e con la praticità di un salvaslip. Il mercato italiano dell’igiene intima femminile – stimato da Euromonitor in circa 270 milioni di euro, con una crescita annua intorno al 3 % – potrebbe accogliere una micro-categoria ancora inesplorata. Restano tuttavia alcune incognite: la reazione dei ginecologi, tradizionalmente cauti verso le novità puramente cosmetiche, e l’accettazione delle consumatrici, chiamate a superare residui tabù legati a dispositivi a diretto contatto con le zone intime.