Interparfums rallenta nel Q2, ma punta al lungo termine

Interparfums rallenta nel Q2, ma punta al lungo termine

Ricavi in calo del 2%, pesa il mercato USA. Crescono le vendite in Europa grazie a Lacoste e Coach
Interparfums rallenta nel Q2, ma punta al lungo termine

Interparfums ha chiuso il secondo trimestre 2025 con ricavi pari a 334 milioni di dollari, segnando una contrazione del 2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel primo semestre, tuttavia, le vendite complessive sono salite dell’1%, attestandosi a 673 milioni di dollari. Un risultato in chiaroscuro, che riflette andamenti divergenti tra i diversi mercati in cui opera il gruppo.

Europa in crescita, spinta dai brand consolidati

Il comparto europeo si conferma il motore di crescita del trimestre, con vendite in aumento del 6% a 241 milioni di dollari. A trainare i risultati sono stati principalmente i marchi Lacoste e Coach. Quest’ultimo ha beneficiato del lancio di nuove fragranze che hanno registrato un incremento delle vendite del 59% e del 42%. Secondo il Gruppo, Lacoste è ben posizionata per diventare il prossimo brand da 100 milioni di dollari.

Stati Uniti in difficoltà: pesa l’uscita di Dunhill

Diversa la situazione sul fronte statunitense, dove le vendite del trimestre sono scese del 20% a 96 milioni di dollari. Il calo è attribuibile in parte (per 8 punti percentuali) alla fine della licenza con il marchio Dunhill, completata nell’agosto 2024. Anche al netto di questo effetto, le vendite organiche risultano in calo del 14%. La società prevede che l’impatto di Dunhill sarà meno rilevante nei confronti futuri.

Adattamento al contesto e fiducia nel secondo semestre

“Le vendite consolidate su base organica nei primi sei mesi del 2025 sono cresciute del 3%, mentre le vendite del secondo trimestre hanno registrato un moderato calo, dovuto principalmente a un’anticipazione degli ordini al primo trimestre, come già precedentemente comunicato” ha dichiarato in una nota stampa il CEO di Interparfums, Jean Madar. “Sebbene l’attuale contesto macroeconomico abbia rappresentato un ostacolo in alcune aree geografiche, riteniamo che gli impatti sul nostro business siano transitori, poiché stiamo mitigando le pressioni a breve termine e rafforzando la nostra strategia di lungo periodo con i partner commerciali e distributivi. Ci stiamo adattando a uno scenario in evoluzione e restiamo fiduciosi nella solidità del mercato – in particolare negli Stati Uniti – e nella resilienza del nostro portafoglio di marchi” ha detto il CEO.

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