P&G scommette sulla Cina con pannolini premium

P&G scommette sulla Cina con pannolini premium

La multinazionale perde quote di mercato nel Baby Care e, per rispondere alla concorrenza, introduce Bumbum, un nuovo marchio di pannolini “premium” prodotti in Cina
P&G scommette sulla Cina con pannolini premium

Procter & Gamble cerca rilancio nel mercato dei pannolini. La multinazionale americana, che da decenni domina il settore con Pampers e Luvs, perde terreno sotto la spinta della concorrenza e ora punta su una strategia inedita: il lancio di Bumbum, un marchio premium prodotto in Cina e venduto negli Stati Uniti attraverso la catena Target.

Una mossa che segna una discontinuità rispetto al passato. P&G, tradizionalmente legata alla produzione interna, ha scelto di rivolgersi all’import per contenere i costi e contrastare competitor più aggressivi sul prezzo.

Prezzi sotto pressione

Il nodo resta però quello dei costi. Le tariffe di importazione rischiano di annullare i vantaggi di produzione, mentre i consumatori, condizionati dall’incertezza economica, si mostrano più cauti nella spesa. Come riporta Reuters, il confronto tra i prezzi è significativo: un pannolino Pampers Pure costa circa 0,37 dollari, contro i 0,28 dollari del marchio cinese Millie Moon. Bumbum, dal canto suo, punta a una fascia ancora più competitiva, nel tentativo di conquistare una clientela attenta sia alla qualità sia al portafoglio.

Quote in calo

I dati confermano le difficoltà. Come riporta Reuters, secondo Euromonitor il marchio Pampers continua a guidare il mercato statunitense dei pannolini usa e getta per bambini, che vale 5,4 miliardi di dollari, ma ha visto la sua quota scendere al 32,3% nel 2024 dal 32,5% del 2022, mentre il marchio più economico Luvs ha registrato nel 2024 un calo al 6,9% dal 9% del 2019. Intanto la concorrenza accelera. Kimberly-Clark ha lanciato lo scorso anno un pannolino definito “morbido come una nuvola”, mentre marchi emergenti come Millie Moon guadagnano terreno grazie a un mix di innovazione e prezzi più bassi.

Un laboratorio per il futuro

Gli analisti leggono l’operazione Bumbum come un test. P&G potrebbe decidere di trasferire alcune caratteristiche di questo marchio nei suoi brand principali, mantenendo la produzione domestica per Pampers e Luvs. La strategia ibrida, che combina importazioni e produzione locale, sarà il banco di prova per capire se l’azienda riuscirà a consolidare la propria leadership in un mercato sempre più competitivo.

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