
Coty, uno dei principali gruppi globali nel settore della cosmetica, starebbe valutando la vendita scaglionata delle sue divisioni luxury e consumer. Secondo quanto riportato dalla testata Women’s Wear Daily (WWD), l’azienda starebbe considerando una separazione strategica tra i marchi di fascia alta – come Gucci, Burberry, Hugo Boss e Jil Sander – e quelli destinati al grande pubblico, tra cui Covergirl, Rimmel London e Max Factor.
Interparfums interessata a una parte del portafoglio luxury
Tra i potenziali attori coinvolti nelle trattative ci sarebbe Interparfums, che potrebbe essere interessata ad acquisire alcuni brand del segmento profumeria di lusso, in particolare Burberry e Hugo Boss. Tuttavia, le fonti indicano che l’operazione potrebbe configurarsi più come una partnership strategica o una fusione, piuttosto che come un’acquisizione completa.
Risultati in calo nel terzo trimestre
La decisione di Coty arriva in un momento delicato per l’azienda, che ha registrato un calo del 6% dei ricavi nel terzo trimestre dell’anno fiscale, chiuso il 31 marzo. Il fatturato è sceso a 1,299 miliardi di dollari (978 milioni di sterline). In particolare, la divisione prestige ha registrato un calo del 4%, attestandosi a 829,4 milioni di dollari (625 milioni di sterline), penalizzata dalla contrazione nelle vendite di make-up di lusso e nel mercato dei profumi high-end, oltre che da confronti sfavorevoli con l’anno precedente, caratterizzato da importanti lanci di prodotto.
Segmento consumer in difficoltà, ma segnali positivi nei profumi
La divisione consumer ha subito una contrazione ancora più marcata, con un calo del 9% e ricavi ridotti a 469,7 milioni di dollari (353 milioni di sterline). A pesare sono stati i risultati negativi nei cosmetici colorati e nella cura del corpo, parzialmente bilanciati dalla crescita dei profumi e dei prodotti skincare nel mass market.
Per far fronte al calo di performance, Coty ha avviato un piano di riorganizzazione aziendale con l’obiettivo di rendere il proprio modello operativo più snello e scalabile. Il programma include la semplificazione delle strutture funzionali e geografiche, un focus su innovazioni chiave e mercati prioritari, oltre a misure di contenimento dei costi. Nell’ambito di questa strategia, è previsto il taglio fino a 700 posti di lavoro.