Istat a luglio 2025 vendite stabili, cresce la cura persona

Istat: a luglio 2025 vendite stabili, cresce la cura persona

A luglio il commercio al dettaglio si ferma: vendite invariate in valore e in lieve calo in volume. A trainare il comparto restano i prodotti non food
Istat a luglio 2025 vendite stabili, cresce la cura persona

Secondo i dati preliminari diffusi dall’Istat, a luglio 2025 le vendite al dettaglio in Italia sono rimaste ferme in valore rispetto a giugno, mentre in volume si registra una lieve flessione (-0,2%). Su base annua l’istituto rileva un incremento del +1,8% in valore, ma una sostanziale stazionarietà in termini reali.

Dopo il risultato positivo di giugno, a luglio le vendite al dettaglio sono rimaste invariate in valore rispetto al mese precedente, mentre in volume si registra un lieve calo (-0,2%). Su base annua, invece, le stime preliminari Istat indicano rispettivamente un +1,8% in valore e un risultato stazionario in valume. Nel trimestre maggio-luglio 2025 le vendite aumento dello 0,6% in valore e dello 0,1% in volume rispetto ai tre mesi precedenti.

Su base mensile, le vendite dei beni alimentari diminuiscono (-0,4% in valore e -0,9% in volume), mentre quelle dei beni non alimentari aumentano sia in valore sia in volume (+0,3%). Rispetto allo stesso mese dello scorso anno le vendite dei primi crescono in valore (+2,9%) e calano in volume (-0,8%), mentre i secondi progrediscono sia in valore che in volume (rispettivamente +1% e +0,5%).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, le variazioni tendenziali sono di tenore differente tra i vari gruppi di prodotti: l’aumento maggiore riguarda i prodotti di profumeria, e cura della persona (+3,7%) mentre il calo più consistente concerne Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-3,1%). Su base trimestrale le vendite aumentano sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +0,1% in volume) che quelle dei non alimentari (+0,4% in valore e +0,2% in volume).

Confcommercio: “La domanda continua a restare debole”

Secondo il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio Mariano Bella, “i dati sulle vendite di luglio confermano il permanere di una situazione di debolezza della domanda delle famiglie. Da mesi si rileva, infatti, una continua alternanza di variazioni congiunturali positive e negative che portano a un calo dei volumi nei primi sette mesi dell’anno dello 0,8%. Il fenomeno, pur risultando sostanzialmente diffuso, continua ad interessare, al netto di occasionali e contenuti recuperi, in modo più significativo i settori tradizionali come l’alimentare, il vestiario e i mobili, con una marcata penalizzazione delle imprese di minori dimensioni, quelle che costituiscono il tessuto commerciale delle nostre città. Bella ha sottolineato che “solo un recupero della fiducia, al momento guidata più dai timori sul contesto generale che dall’obiettiva valutazione della propria condizione personale, potrà permettere quel miglioramento dei consumi necessario a garantire tassi di crescita meno asfittici degli attuali”.

Grande distribuzione e online: i motori del consumo

Un’altra tendenza interessante emersa dai dati Istat è il boom delle vendite online, che a luglio 2025 segnano un +2,9% su base annua. Anche la grande distribuzione (+2,8%) si conferma un canale di acquisto privilegiato. La comodità, la vasta offerta e i prezzi competitivi offerti da questi due canali di vendita hanno consolidato la loro posizione nel panorama dei consumi. Al contrario, le imprese più piccole (+0,6%) e le vendite fuori dai negozi (+0,9%) crescono a un ritmo più lento, evidenziando le difficoltà che le piccole realtà continuano a incontrare nel competere con i giganti del commercio.

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