Prodotti E.l.f. Beauty: primer, blush, fondotinta Halo Glow. Cosmetici e make-up E.l.f. per la cura della pelle.

E.l.f. Beauty, previsioni sotto le attese e titolo in picchiata

L’aumento dei costi legati alle tariffe doganali e la cautela dei consumatori pesano sui conti del gruppo cosmetico americano
Prodotti E.l.f. Beauty: primer, blush, fondotinta Halo Glow. Cosmetici e make-up E.l.f. per la cura della pelle.

Il marchio di make up E.l.f. Beauty ha diffuso previsioni di vendite e profitti annuali inferiori alle attese di Wall Street, deludendo gli investitori e provocando un brusco calo del titolo, sceso del 26% dopo la pubblicazione dei conti. L’azienda statunitense di cosmetici ha fornito le stime per l’anno fiscale 2026, ritirate a maggio, ma i numeri non hanno convinto il mercato. Per l’intero esercizio, l’azienda prevede ricavi netti compresi tra 1,55 e 1,57 miliardi di dollari.

Il peso dei dazi

Alla base delle difficoltà, un aumento dei costi di produzione dovuto ai dazi statunitensi sulle importazioni, che secondo le stime del gruppo comporteranno oltre 50 milioni di dollari di oneri annuali nel 2026. La Cina, da cui proviene circa il 75% della produzione globale di E.l.f. Beauty, resta il principale nodo della catena di fornitura. Il margine lordo dell’azienda è sceso di 165 punti base nel trimestre chiuso il 30 settembre.

Consumatori più prudenti

Il brand sta cercando di diversificare la produzione e snellire la catena di fornitura per limitare l’impatto delle tariffe, in un contesto in cui i consumatori a basso reddito riducono gli acquisti non essenziali, come make-up e prodotti per la cura della pelle. Nel secondo trimestre fiscale, l’azienda ha registrato vendite per 343,9 milioni di dollari, inferiori alle attese di 366,4 milioni.

Dal boom social alla fase di rallentamento

Solo un anno fa, E.l.f. Beauty aveva beneficiato di un’ondata di popolarità sui social media grazie ai suoi oli labbra virali, lanciati nel 2023 e diventati un fenomeno nel 2024. Ora, la combinazione tra dazi crescenti, margini in calo e domanda più debole obbliga l’azienda a rivedere le ambizioni di crescita e a ricalibrare le proprie strategie.

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